STRUTTURA DELLA MATERIA 1 -- 17 febbraio 2016
- Almeno 2 esercizi
risolti correttamente garantiscono l'ammissione all'esame orale.
- Avvertenza:
si giustifichino con poche parole tutti i passaggi; verranno considerate nulle le soluzioni anche corrette prive di adeguate giustificazioni.
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L'energia di eccitazione dello stato del carbonio
1s22s2 2p 3s 1P1
è pari a 7.685 eV e quella dello stato
1s22s2 2p2 1D2
è 1.264 eV. Si mostri come un campo magnetico modifica questi due livelli e si indichino sul grafico le transizioni permesse tra di essi. Si calcoli la massima e minima lunghezza d'onda delle righe osservate se l'intensità del campo magnetico è pari 0.3 Tesla.
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Si assuma che lo spettro della radiazione emessa da una fornace sia assimilabile ad una radiazione di corpo nero, e si supponga di misurare la potenza irraggiata (in W⋅m-2) nel solo intervallo di lunghezze d'onda comprese nella finestra tra
3000
e 3100 nm (infrarosso). Sapendo che raddoppiando la temperatura assoluta della fornace tale potenza aumenta di un fattore 6, se ne determini la temperatura finale, dopo il raddoppio. A tale temperatura, quale sarebbe il rapporto tra la potenza irraggiata nell'intervallo 3000--3100 nm e quella irraggiata nella finestra del visibile compresa tra
695
e 705 nm? [Tenendo conto della piccolezza degli intervalli si approssimi ∫ab f(x) dx ≅ f(½ (a+b))⋅ (b-a).]
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Si stimi il valor medio della distanza tra i due nuclei di deuterio della molecola D2 e la fluttuazione quadratica media di tale distanza, dovuta al moto quantistico di punto zero nello stato fondamentale. Si valuti il rapporto tra tali quantità. Sono sperimentalmente noti l'energia vibrazionale (3115.5 cm-1) e la costante spettroscopica rotazionale (ℏ2 /2I = 30.4 cm-1). [Si ricorda che la scala di lunghezza di un oscillatore armonico di frequenza angolare
ω
e massa
µ
è √(ℏ/(ω µ)).]
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Il pattern di diffrazione di un campione di rame cristallino fcc mostra uno spot all'angolo di Bragg
θ=47.75
gradi alla temperatura di 300 K, che si sposta all'angolo di Bragg
θ=46.60
gradi riscaldando il campione alla temperatura di 1280 K (a invariata lunghezza d'onda dei raggi X). A partire da questi dati, si valuti il coefficiente di dilatazione termica lineare del rame. [NB Il coefficiente di dilatazione termica è definito come (1)/(Δ T)(Δ l)/(l)
e si misura in K-1. In questa definizione si ponga l=(l1+l2)/(2).].
Segue una lista di valori comunemente accettati per alcune costanti fisiche rilevanti:
c=299792458 m/s, ℏ=1.05457267⋅ 10-34 J s, qe=1.60217733⋅ 10-19 C, qe2/(4 π ε0) = 2.30707956⋅ 10-28 J m, me=9.1093897⋅ 10-31 kg, mp=1.6726231⋅ 10-27 kg, a.m.u.=1.6605402⋅ 10-27 kg, kB=1.380658⋅ 10-23 J/K, NA=6.0221367⋅ 1023 mol-1.
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Nicola Manini