STRUTTURA DELLA MATERIA 1 -- 20 aprile 2016
- Almeno 2 esercizi
risolti correttamente garantiscono l'ammissione all'esame orale.
- Avvertenza:
si giustifichino con poche parole tutti i passaggi; verranno considerate nulle le soluzioni anche corrette prive di adeguate giustificazioni.
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Materiali vetrosi disordinati hanno spesso una distribuzione ``frattale'' degli atomi, con un massa contenuta in una sfera di raggio
r
che cresce come rd, dove
d
è appunto la dimensione frattale. Per tali materiali capita che un'analisi dello spettro dei modi normali di vibrazione mostri una densità delle energie vibrazionali ε=ℏω
che a piccola energia va come g(ε) dε ≈ (3 N d)/(ε
D)d εd-1 dε , dove
εD=ℏωD
è un'energia, e
N
è il numero di atomi del campione. Nello schema del modello di Debye, si assuma che
g(ε)
segua esattamente tale espressione per tutto l'intervallo da
ε=0
a ε=εD, e si annulli al di fuori. Per un campione contenente una mole di atomi e di dimensione frattale d=2.6, si esprima l'energia interna vibrazionale
U
in funzione della temperatura T. Si mostri che a bassa temperatura
U≅
costante× Tγ, valutando l'esponente γ, e che ad alta temperatura
U≅ A T
e si valuti la costante A.
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Un campione gassoso rarefatto di molecole ciascuna caratterizzata da spin elettronico
S=1/2
immerso in un campo magnetico costante omogeneo d'intensità 1 T viene preparato in uno stato iniziale con il 100% dei momenti magnetici allineati antiparalleli al campo. Detto γ=1.3× 105 s-1 il tasso di decadimento spontaneo radiativo di uno spin verso lo stato con momento magnetico allineato nello stesso verso del campo, e nell'ipotesi di poter trascurare l'interazione degli spin con la radiazione elettromagnetica termica, si valuti dopo quanto tempo le popolazioni dello stato eccitato e di quello fondamentale diventano uguali. A tale istante di tempo, qual è la potenza irraggiata da una mole di tali molecole?
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Un fascio di raggi X dell'energia di 30 keV colpisce un bersaglio di palladio. Tra gli elettroni fotoemessi se ne osservano numerosi di energia cinetica 5650 eV, 26396 eV, 26670 eV e 26827 eV. Sulla base di questi dati, si valuti l'energia delle shell interne del palladio, si assegni la shell di provenienza degli elettroni di energia minore, e si valuti con 3 cifre significative la carica efficace
Z
eff
agente sugli elettroni di tale shell, consistentemente con le energie misurate dei fotoelettroni.
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Si utilizzi la funzione di Lennard-Jones V(R) = ε [ (σ/R )12 - (σ/R )6 ] come modello per l'energia potenziale adiabatica in funzione della separazione
R
tra i nuclei di boro 11B ed azoto 14N. Si valutino i parametri
ε
e
σ
in modo da riprodurre i valori spettroscopici del quanto vibrazionale, ν = 1514.6 cm-1, e la separazione di 1.666 cm-1 tra le righe rotazionali della molecola BN.
Segue una lista di valori comunemente accettati per alcune costanti fisiche rilevanti:
c=299792458 m/s, ℏ=1.05457267⋅ 10-34 J s, qe=1.60217733⋅ 10-19 C, qe2/(4 π ε0) = 2.30707956⋅ 10-28 J m, me=9.1093897⋅ 10-31 kg, mp=1.6726231⋅ 10-27 kg, a.m.u.=1.6605402⋅ 10-27 kg, kB=1.380658⋅ 10-23 J/K, NA=6.0221367⋅ 1023 mol-1.
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Nicola Manini