STRUTTURA DELLA MATERIA 1 -- 19 gennaio 2022
- Almeno 2 problemi
risolti correttamente garantiscono l'ammissione all'esame orale.
- Avvertenza:
si giustifichino con poche parole tutti i passaggi; verranno considerate nulle le soluzioni anche corrette prive di adeguate giustificazioni.
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Atomi di elio nello stato eccitato 1s2s(3S1) sono generati ed accumulati per mediamente un'ora in un contenitore, da cui fuoriescono attraverso un piccolo foro alla velocità media di 2000 m/s e sono immessi in un magnete di Stern-Gerlach di lunghezza 0.5 m e con gradiente di campo dB/dz=9 T/m. Sapendo che la vita media
τ
per il decadimento di quello stato è di 8000 s, si valuti la frazione di atomi deflessi in corrispondenza alla componente
MJ=1
del loro momento angolare, sul totale di atomi fuoriuscenti dall'orifizio. Si determini inoltre la deflessione angolare di tale componente.
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Il potenziale adiabatico di stato fondamentale di una molecola di H 35Cl sia approssimato da Vad(0)(R)= Eb[ e-2a(R-R0) - 2 e-a(R-R0) ], (potenziale di Morse), con
Eb=4.43
eV, R0=0.128 nm ed a=19.0 (nm)-1. Nelle approssimazioni standard di rotatore rigido e vibrazioni armoniche, si stimi (entro una precisione del 10%) la temperatura alla quale il contributo vibrazionale al calore specifico è pari al 50% di quello rotazionale.
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Si assuma che la banda di conduzione di un cristallo di cesio sia data da ε(k) = -B-C cos([π/(60)]1/3 a |k|), dove B=1.9 eV, C=2.15 eV, e l'energia del vuoto all'esterno del cristallo è posta a ε=0. Ricordando che la struttura cristallina del cesio è cubica a corpo centrato (bcc), con lato della cella cubica convenzionale a=614.1 pm, si valutino: (a) la funzione lavoro del cristallo e (b) la massa efficace degli elettroni al livello di Fermi, esprimendola anche come frazione della massa
me
dell'elettrone nel vuoto.
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Il pattern di diffrazione di un campione di rame cristallino (cubico a facce centrate -- fcc) mostra uno spot all'angolo di Bragg
θ=47.75
gradi alla temperatura di 300 K, che si sposta all'angolo di Bragg θ=46.60
gradi riscaldando il campione alla temperatura di 1280 K (a invariata lunghezza d'onda dei raggi X). A partire da questi dati, si valuti il coefficiente di dilatazione termica lineare del rame. [NB Il coefficiente di dilatazione termica è definito come l-1 (Δ l)/(Δ T)
e si misura in K-1. In questa definizione si ponga l=(l1+l2)/2.].
Segue una lista di valori comunemente accettati per alcune costanti fisiche rilevanti:
c=299792458 m/s, ℏ=1.0545718⋅ 10-34 J s, qe=1.6021766⋅ 10-19 C, e2 = qe2/(4 π ε0) = 2.3070775⋅ 10-28 J m, me=9.109384⋅ 10-31 kg, mp=1.672622⋅ 10-27 kg, mn=1.674927⋅ 10-27 kg, a.m.u.=1.660539⋅ 10-27 kg, kB=1.380649⋅ 10-23 J/K, NA=6.022141⋅ 1023 mol-1.
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