STRUTTURA DELLA MATERIA 1 -- 14 febbraio 2022

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  1. Si determinino i numeri quantici degli stati iniziali e finali per tutte le linee distinte di assorbimento (di dipolo elettrico) che un campione gassoso di Cl atomico alla temperatura di 1000 K mostra nella transizione 3s23p5(2P) 3s23p44s(L=1), in assenza di campi magnetici esterni. Di ciascuna di queste linee si valuti l'intensità relativa a quella di energia minore (posta convenzionalmente a 1), tenendo conto di: (i) la popolazione termica di tutti gli stati in cui si splitta la configurazione 3s23p5(2P), e cioè dello stato fondamentale a 0 eV e dello stato eccitato a 109.4 meV; (ii) i livelli rilevanti della configurazione 3s23p44s(L=1) si trovano a 9.20 eV e 9.28 eV al di sopra dello stato fondamentale. Si ricorda che in presenza di degenerazioni, le intensità di transizione si ottengono mediando sugli stati degeneri iniziali e sommando su quelli finali.

  2. Nell'approssimazione tight-binding a un orbitale per sito e hopping tra atomi adiacenti, i livelli elettronici di un cristallo unidimensionale formato da N siti (con condizioni periodiche al contorno) sono descritti dalla banda: ε(k) = -b -2  t  cos(k a)  , dove a è la distanza tra atomi adiacenti, k è il vettore d'onda, b e t sono energie positive. Identificando i valori di k compatibili con la condizione di periodicità al contorno per N=6 siti, si valutino le energie dei livelli elettronici. Utilizzando questo modello per descrivere gli stati elettronici di una molecola di benzene (C6H6) occupati dai 6 elettroni di valenza (immaginati come non interagenti), si valuti l'energia di prima ionizzazione della molecola, sapendo che b=4.9 eV e t=2.1 eV sono compatibili con energia del vuoto (elettrone fermo a grande distanza dalla molecola) εvac=0.

  3. Materiali vetrosi disordinati hanno spesso una distribuzione ``frattale'' degli atomi, con un massa contenuta in una sfera di raggio r che cresce come rd, dove d è appunto la dimensione frattale. Per tali materiali capita che un'analisi dello spettro dei modi normali mostri una densità dei quanti d'energia vibrazionale ε=ℏω che a piccola energia va come g(ε)   dε = W  εd-1  dε  . Nello schema del modello di Debye, si assuma che g(ε) segua esattamente tale espressione per tutto l'intervallo da ε=0 a ε=εD, e si annulli al di fuori. Per un campione di N atomi si valuti allora (i) la costante W in modo da totalizzare 3N oscillatori. Per una dimensione frattale d=2.4, si espima l'energia interna vibrazionale U in funzione della temperatura T, e si mostri (ii) che a bassa temperatura U≅ costante× Tγ, valutando l'esponente γ, e che (iii) ad alta temperatura U≅ A T, valutando il prefattore A.

  4. Si applichi un campo magnetico uniforme B=1 T a un gas di elettroni liberi in una dimensione a temperatura nulla. Si considerino l'energia cinetica e l'interazione tra il campo magnetico e il momento magnetico di spin degli elettroni. Si determini la densità lineare del gas di elettroni al di sotto della quale tutti i momenti magnetici sono diretti parallelamente al campo.

Segue una lista di valori comunemente accettati per alcune costanti fisiche rilevanti:
c=299792458 m/s, ℏ=1.0545718⋅ 10-34 J s, qe=1.6021766⋅ 10-19 C, e2 = qe2/(4 π ε0) = 2.3070775⋅ 10-28 J m, me=9.109384⋅ 10-31 kg, mp=1.672622⋅ 10-27 kg, mn=1.674927⋅ 10-27 kg, a.m.u.=1.660539⋅ 10-27 kg, kB=1.380649⋅ 10-23 J/K, NA=6.022141⋅ 1023 mol-1.


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by Nicola Manini